C.S.S. SIN

La Comunità Socio-Sanitaria (CSS) Sin di Villa Carcina, istituita il 19 Giugno 1993, si colloca nella rete dei servizi socio-sanitari-assistenziali.

Sin può ospitare persone di ambo i sessi, con minorazione psico-fisica di grado medio, di età compresa fra i 18 e i 65 anni. È esclusa l’accoglienza di persone con patologia psichiatrica e con disabilità motoria che richiede l’uso della sedia a rotelle.

L’inserimento nella Comunità Socio-Sanitaria Sin avviene a seguito di una richiesta scritta da parte dei Servizi Sociali competenti.

Gli obiettivi che SIN si prefigge consistono nel:

  • garantire il dignitoso soddisfacimento dei bisogni primari ed esistenziali, sopperendo alle difficoltà che la persona disabile incontra nel provvedervi con le proprie abilità;
  • offrire un approccio che garantisca lo svolgimento della vita con ritmi sereni, commisurata alle condizioni, esigenze e desideri delle persone ospiti;
  • assicurare un’organizzazione di ambienti e di funzioni atte a creare gradevoli condizioni di vita, fruibili anche da persone con autonomia e autosufficienza notevolmente ridotte;
  • fornire prestazioni polifunzionali, definite all’interno di progetti mirati e personalizzati per ciascun ospite, attraverso il concorso di tutte le figure professionali operanti al proprio interno;
  • promuovere condizioni che favoriscano la tolleranza alla convivenza e alla assunzione di regole necessarie a condurre abitudini di vita idonee alla salute e socialmente compatibili con il resto del gruppo;
  • garantire l’accesso all’assistenza sanitaria di base e specialistica, che si prefigge, oltre che curare eventi morbosi ricorrenti, di prevenire la loro insorgenza e, dove è possibile, ritardare l’evoluzione degli stati morbosi cronici;
  • offrire opportunità di socializzazione e di inclusione sociale: mentre si fa carico dei molti bisogni presenti   nella persona, la CSS si costituisce come il punto di partenza dal quale si “esce” per partecipare e integrarsi nella vita sociale, attraverso le attività occupazionali, il lavoro, le attività sanitarie-riabilitative e di tempo libero;
  • far riferimento al principio di normalizzazione che intende favorire il miglioramento della qualità della vita, rendendo disponibili “percorsi di vita” e condizioni del vivere quotidiano che sono il più vicino possibile alle normali circostanze di vita reale nella società; 
  • favorire, nella comunità locale, la crescita di una cultura di solidarietà e di collaborazione, nella comprensione della diversità, quale valore umano e ricchezza sociale.


Le modalità di erogazione del servizio tengono conto della presenza di due educatrici appartenenti alla Comunità Mamrè, residenti presso la stessa struttura della CSS e della connotazione della Comunità come “casa”. Pertanto l’organizzazione è impostata sulla valorizzazione dell’originalità di ciascun ospite e sul suo diritto di essere protagonista del proprio progetto di vita.

Concretamente si cerca di far convivere in modo sinergico il modello sociale, attento ai bisogni di integrazione sociale e il modello abilitativo, finalizzato al miglioramento delle abilità  personali.
L’organizzazione della comunità diventa il contenitore del benessere di ciascuno, pertanto  viene valutato per ogni ospite lo spazio da dedicare al rapporto individuale, alla vita di gruppo, al coinvolgimento nella gestione della Comunità, alla privatezza, al ristoro, alla vita spirituale e alla dimensione sociale. 

L’agire dell’educatore si orienta verso la “co-conduzione” della vita comune. L’educatore ha una più larga responsabilità, ma interrelata al gruppo, entro cui ciascuno ha uno spazio di autonomia e di responsabilità verso gli altri nella misura che è in grado di intessere e sostenere.

Per approfondire consulta la Carta dei Servizi.

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Il Significato del Nome

Il nome Sin fa riferimento al deserto biblico in cui Mosè fu contestato nei suoi ideali, ma dopo le tribolazioni, vennero dal cielo la manna e le quaglie e, dalla pietra, l’acqua salutare (cfr. Esodo 16,1). Questa casa assume il significato della speranza affinché anche qui cresca sempre più l’apertura ai doni del Cielo e alle risorse della terra, che la provvidenza ci fa gustare.
Don Pierino Ferrari

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